http://www.tuttocasarano.it/articoli/io_sud_e_de_masi.html
Alla domanda posta da Sinistra ecologia libertà di Casarano, che avanza una questione legittima (la coerenza sulle appartenenze politiche), risponderanno certamente i responsabili di Io Sud della stessa città, ma è doveroso, da parte nostra evidenziare come tale impostazione nell'osservare, commentare e produrre la politica, al cospetto di una visione più nuova e quindi innovatrice, risulti anacronistica e controproducente. Io Sud, fin dal primo giorno della sua nascita (il 14 febbraio 2009), ha aggregato a se migliaia di persone, con una proposta decisamente avanzata rispetto a una “questione politica decadente” in cui versa l’Italia di oggi. Nel bel mezzo della baruffa tra fantomatiche destra e sinistra, in una nazione che ha confinato il linguaggio e la disputa politica in quella che è la massima espressione di curva ultras, laddove i politici parlano non più ai cittadini, ma a fomentati tifosi, Io Sud ha scelto di concentrare le sue energie sul tema de "I Territori", e lo ha fatto concependo il termine "territorio" nel senso più profondo e intrinseco, oltre che pratico e pragmatico, facendo fede proprio sul Valore e sull'ideale primario di appartenenza. Appartenenza, dunque, ma alla Patria, intesa come "terra dei padri".
In un momento storico della nostra nazione, sulla quale sta incidendo marcatamente il lavoro serio, di prospettiva, della forza politica più incisiva e meglio organizzata, la Lega Nord, Io Sud focalizza la sua attenzione sull’importanza dei territori, rivendicando il protagonismo di un Sud pronto a rinascere.
Io Sud ha cercato di metabolizzare l'attualità in modo positivo, non ha subito i circuiti del momento, anzi ha piuttosto anticipato quelle che saranno le necessità future di quei "luoghi" chiamati a competere su scenari mondiali, europei, nazionali e regionali stessi, pena la sopravvivenza economica, culturale e civile.
In quest'ottica, Io Sud cerca alleanze alle elezioni locali per arricchire i propri programmi, sa riconoscere intelligenze e personalità in grado di attuarli e valorizzarli, BAIPASSANDO il colore di appartenenza politica. Se a tutto ciò, la maggior parte delle formazioni politiche non è ancora abituata, è comprensibile, ma ci sorprende negativamente proprio Sinistra ecologia libertà che, per antonomasia, dovrebbe essere forza riformista, progressista, aperta e plurale e invece, in questo caso, risulta nostalgica e conservatrice dei vecchi schemi politici.
IL COORDINATORE
TONY INGROSSO
1 commento:
Spero che adesso la Poli si allei con il PDL, per dare un segnale di unità, contro la sinistra estremista di Vendola.
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