
Lecce (salento) - Conferenza al veleno dell’eurolady che attacca il centrodestra e in particolare Perrone: “Non ha maggioranza, con un programma nuovo servono elezioni. Parla di accordo Pd-Io Sud? Lo denuncio”. Per la senatrice i “suoi” assessori sono presi di mira. ‘La loro campagna elettorale non ha nulla di politico Sull’accordo sindaco-Pankiewicz non serve esposto questa è una pubblica denuncia, Procura intervenga’.
“Questa campagna elettorale è illegale. Siamo andati a Palazzo del Governo per denunciare al Prefetto una situazione che non è più sostenibile”.
Adriana Poli Bortone è letteralmente furiosa nei confronti del Popolo delle Libertà che a suo avviso sta conducendo una lotta sleale nei confronti di Io Sud e spara a zero anche nei confronti del sindaco di Lecce Paolo Perrone, reo, a suo avviso di aver dato vita con Pankiewicz ad uno “scambio di voto” alterando il programma votato nel 2007 dai leccesi. Ma andiamo con ordine. Nella conferenza stampa organizzata ieri mattina dalla leader di Io Sud, la senatrice va innanzitutto all’attacco dell’operazione di vero e proprio “mobbing elettorale” che il centrodestra sta compiendo nei confronti del suo movimento non solo a Lecce, ma in tutta la provincia: “La cacciata dalla Giunta di Lecce della sottoscritta e degli assessori Martini e Battista - ha sottolineato la Poli - ha aperto il varco ad una serie di situazioni incredibili. Intanto ci sono state fortissime pressioni da parte del Pdl sui nostri possibili candidati in fase di composizione delle liste elettorali, poi si è passati alle varie “cacciate”: a Matino il sindaco ha azzerato la Giunta per la presenza di nostri assessori, a Surbo il primo cittadino del Pdl ha buttato fuori il vicesindaco schierato con noi. Ad Alliste abbiamo assistito addirittura a una scena decisamente ridicola: il sindaco candidato con La Puglia Prima di Tutto ha tolto la stanza a un nostro assessore per darla ad una associazione, proprio ora che siamo in campagna elettorale. Finora abbiamo taciuto ma a questo punto siamo completamente fuori dal profilo squisitamente politico e per questo ci siamo recati dal Prefetto affinchè si muova verso le Istituzioni competenti per ripristinare la legalità”.
Il riferimento della senatrice è senza dubbio ad un intervento della Procura: “Questa conferenza è una denuncia pubblica e vale esattamente quanto un esposto - precisa -. Le parole e i comunicati stampa di Pankiewicz della scorsa settimana non possono essere cancellati da nessuna “conferenza riparatrice”. Il consigliere ha parlato di un patto col sindaco ai nostri danni e lui insegna diritto, sa benissimo quello che dice e che scrive. Tutto ciò è gravissimo”.
E sempre a proposito di Palazzo Carafa la Poli aggiunge: “I leccesi hanno votato il programma della coalizione del 2007, non quel programma con gli emendamenti-Pankiewicz. Quando si cambia maggioranza e progetto si deve tornare davanti al popolo”.
E al professore che parla di “accordo nobile” tra lui e Perrone la senatrice rivolge una battuta amaramente ironica: “Ma quale accordo nobile? Direi meglio “miseria e nobiltà” Poi riprende il suo anatema contro il sindaco di Lecce: “Perrone è fatto con lo stampino degli arroganti e il pallottoliere serve a lui per vedere quanti consiglieri gli mancano per avere una maggioranza. Anche per quanto riguarda Stefano Ciardo ha volutamente frainteso le sue parole. Il consigliere dell’Udc ha detto che voterà le delibere in linea col nostro programma, non con quello Perrone-Pankiewicz”.
E sempre rivolta al primo cittadino, che ha più volte parlato di accordo Pd-Io Sud lancia una poco velata minaccia: “Deve finirla di ingannare i cittadini, altrimenti dovrà risponderne in “diversa sede” rispetto a quella del dibattito politico. E poi, a proposito di accordi col centrosinistra, vorrei ricordare al Pdl che a Galatina l’Amministrazione di Centrosinistra si regge grazie a due consiglieri del Pdl, e poi ci sono gli analoghi casi di Melendugno, Casarano, Copertino, Carrozzo a Taranto e così via”. Qualche parola anche sui “sondaggi di Perrone”: “Sono falsi e lui li spaccia per reali. Io ho i miei e li tengo per me, offro fatti, contenuti del programma, non polemiche e progetti criminosi come i loro ai nostri danni”. Intanto il sindaco di Lecce replica solo in parte alle parole della senatrice: “Non mi resta che registrare l’ennesima convergenza tra Rotundo e Poli. In merito alla richiesta di intervento della Procura, invito Martini e la senatrice ad andare personalmente dal magistrato ed esporre i fatti che li ossessionano”.
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