venerdì 24 aprile 2009

Confronto tra i tre candidati alla presidenza della Provincia di Lecce

Questi i passaggi fondamentali degli interventi del sen. Adriana Poli Bortone, presidente di IO SUD:

Si è svolto questa mattina, nell’auditorium del Museo S. Castromediano di Lecce, il primo confronto tra i tre candidati alla presidenza della Provincia di Lecce: Adriana Poli Bortone per il movimento IO SUD, Loredana Capone per il Pd e Antonio Gabellone per il Pdl. L’incontro è stato moderato dal direttore de L’atv, Michele Mauri e sarà trasmesso questa sera dall’emittente salentina alle 21 e in replica alle 24.
 
Questi i passaggi fondamentali degli interventi del sen. Adriana Poli Bortone, presidente di IO SUD.
 
Le ragioni della candidatura
Adriana Poli Bortone, rispondendo alla domanda di Mauri, ha avuto l’occasione di replicare a chi la accusa di aver fatto una scelta incoerente con il suo percorso politico, spiegando le ragioni della sua candidatura:
E’ il mio partito che ha cessato di esistere, ed io sono rinata. Perché io non sono tra quelli che dicono solo e sempre sì. So dire anche no. Sono ripartita da zero, ma ripartendo dal mio filone politico-culturale, ed iniziando proprio dalla Questione Meridionale, come mi ha insegnato Almirante, la cui foto non ho mai tolto dal mio studio”.
“Voglio rispondere a chi mi ha accusata di incoerenza sull’argomento della necessità o meno dell’Ente Provincia: già un esponente dell’MSI, Franchi, in un suo libro del 1978 parlava delle province e si interrogava sulla necessità delle stesse. Io ricordo a tutti che ho addirittura sottoscritto un DDl per la soppressione delle province (e insieme a me lo ha sottoscritto anche l’attuale coordinatore regionale del Pdl), perché ritengo che in un discorso politico che parte dal federalismo l’ente provincia ha ottime possibilità di essere inutile. Ma questa riforma sul federalismo ha inteso toccare solo l’argomento federalismo fiscale, lasciando gli altri temi ancora da risolvere. Le Province, continuano ad esistere nei fatti. E sino a quando ci saranno sarà necessario amministrarle e governarle nel migliore dei modi”.
“Oggi che il mio partito sparisce, ad opera di 5 persone, ho sentito la necessità di ritrovare un mio spazio, un mio territorio. Ed il mio territorio è il Sud. Quello stesso SUD che il Governo oggi, con la legge sul Federalismo, non ha inteso tutelare. E non puo’ che farmi piacere notare che da quando è nato il mio Movimento, un po’ tutti sono ritornati a parlare di SUD. Anche se in genere pensano di poterlo fare con qualche emolumento e con una strada rifatta”.
 
Le liste
“Le liste che mi sorreggeranno saranno 4 in tutto. Ci tengo a sottolineare che noi – a differenza di qualcun altro – non abbiamo precettato sindaci ed amministratori. Gli altri hanno presentato liste composte solo da sindaci: è singolare che non si siano trovati altri candidati, se non quelli che erano obbligati ad accettare. E ci sarebbe da chiedersi se, una volta eventualmente eletti, sapranno conciliare l’attività comunale con quella provinciale (io ci sono riuscita, conciliando anche impegni locali ed europei), o se invece preferiranno lasciare il posto ad altri”.
 
“La Notte della Taranta non è uno spreco”
Adriana Poli Bortone ha replicato a Gabellone che vuole eliminare gli sprechi alla Provincia di Lecce:
“Al momento non ho motivo di ritenere che vi siano sprechi nella Provincia. Oggi in tutte le PA si fanno i conti con il poco denaro disponibile. E se qualcuno ritiene che La Notte della Taranta sia uno spreco, io non posso essere d’accordo. Il folklore è un elemento importante per il turismo culturale. Semmai si può parlare di trasparenza nella gestione dell’evento e della Fondazione”.
 
In caso di elezione, Adriana Poli Bortone come gestirà il suo staff?
“Come ho fatto al Comune di Lecce, innanzi tutto, dove si è partiti dalla valorizzazione delle risorse interne: abbiamo investito con ben 5 progetti nella valorizzazione delle professionalità esistenti all’interno del Comune. Oggi la Provincia ha avuto alcune importanti delegazione di competenze sulla formazione professionale, da parte della Regione. Credo che in genere in futuro si potrà parlare sempre meno di sprechi, a causa anche dell’applicazione del federalismo fiscale: gli enti avranno sempre meno danaro, tranne voler imporre le cosiddette “TASSE DI SCOPO”, certamente impopolari. Rimane il grande problema se le province vanno o meno mantenute in vita, questo è il vero, grande argomento sullo spreco in genere riguardante le province. Io ripartirei innanzi tutto dalla valorizzazione delle risorse interne. Ma, in genere, non me la sento di criminalizzare un Ente solo perché questo, volendo migliorare, decide di affidarsi anche a consulenti esterni, rimanendo sempre nell’ambito della saggezza”.
“C’è poi da dire che sino ad oggi l’attuale riforma sul federalismo ha parlato solo di tasse, individuando quali tasse vanno pagate e a quali enti, e non ha individuato invece quali sono le funzioni che a tali enti verranno attribuite, e questo crea grossi problemi. Poi, naturalmente, la provincia avrà necessità di relazionarsi con le altre realtà, ad iniziare dalla UE. Sottolineo comunque che non ritengo necessario parlare male dell’eventuale buon lavoro svolto da altri; e non è mia intenzione – una volta eventualmente arrivata alla provincia – azzerare tutto quello che è stato fatto da altri. Sicuramente, salverei quello che c’è di buono”.
 
Le briciole del Governo al Sud
Il presidente di IO SUD ha replicato al candidato del Pdl che ha elogiato l’operato del Governo per il sud, citando i fondi per la Maglie-Leuca.
“Non possiamo parlare delle briciole che sono state date al Sud. Parliamo semmai del Decreto 112, che purtroppo anche io ho dovuto votare a luglio, con il quale moltissimo è stato tolto al Sud, salvo poi ridare qualche “elemosina” – come per l’appunto le risorse per il rifacimento della Maglie–Leuca – con la successiva delibera CIPE. La stessa delibera che ha affidato la costruzione del ponte di Messina a IMPREGIRO, quella che ha costruito l’Ospedale de L’Aquila. Se si continua a ragionare nell’ottica dei mega appalti, poi, si continuerà a dare lavoro altrove: 4 soldi al Sud, e 44 al Nord. Questa è la proporzione”.
 
Le ragioni della candidatura al Senato con il Pdl
“Io non rinnego la mia candidatura con il PDL. E, nel mio piccolo, credo anche di aver portato dei numeri importanti con la lista per il senato, ovvero il 43% dei voti, il che è un risultato considerevole, soprattutto se si paragona al 47% portato alla Camera da una lista che era stata blindata con i nomi piu’ forti, e per la quale non esistevano limitazioni di età per il voto. Io semplicemente oggi non ritengo corretto il sistema che si sta applicando. Si parlava di bipolarismo, di fatto siamo approdati ad un bipartitismo. E credo che nessuno possa pensare di soffocare l’Italia in questo modo. La parola “libertà” sembra essere rimasta solo nell’acronimo di un partito, di fatto è sparita. Io non rinnego la mia candidatura di ieri, ma rivendico la mia libertà di oggi. Io sono tra quelli che riescono, ancora, a dire “NO”. E quando lo dicono, lo sanno dire anche ai forti, non solo ai deboli”.
 
Il “modello” Poli Bortone per la Provincia
Adriana Poli Bortone ha risposto alla domanda dell’attuale presidente della Provincia di Lecce, Giovanni Pellegrino (presente tra il pubblico): “Cambierete il mio modello di presidenza?”
“Naturalmente proporrei un mio modello, cercando di prendere il meglio dalla mia passata esperienza al Comune di Lecce, anche se qualcuno ha ritenuto che sia stato un modello troppo “forte”. Ma, forte o no, sono sempre riuscita in 9 anni a mantenere in piedi la maggioranza, rispettando sempre i patti, anche quando gli equilibri erano cambiati. Posso essere sembrata forte, ed infatti sono andata a volte contro molti, a partire da lei (Presidente Pellegrino) e Mario De Cristofaro: mi riferisco ad esempio alla questione della rimozione della tettoia dal mercato coperto. Fu quella la prima, vera affermazione di un Sindaco convinto del fatto che le scelte devono si’ essere fortemente condivise, ma occorre anche sapersi assumere le responsabilità delle proprie azioni ed andare avanti, anche contro qualcuno a volte”.
“Per ciò che attiene alla Provincia, le dico ad esempio che una Conferenza dei Sindaci istituzionalizzata, non possa che essere utile, per il coordinamento sul territorio; una conferenza che riunisca TUTTI i Sindaci, e non solo quelli della parte politica che dovesse uscire vincitrice dalle competizioni provinciali. Occorre, secondo me, promuovere tutte le forme consortili sul territorio”.
 
 
L’emergenza rifiuti
Il presidente di IO SUD ha risposto alla domanda del portavoce dell’opposizione alla Provincia di Lecce, Raffaele Baldassarre, sull’emergenza rifiuti.
 
“Tutta una parte del nostro programma riguarda questo argomento, che riteniamo imprescindibile. Poi, nello specifico, non ci può importare chi farà l’inceneritore. E il nostro programma prevede  –  tra l’altro – la realizzazione nella nostra provincia di una politica europea per i rifiuti e l’energia, favorendo la nascita di un distretto industriale dell’eccellenza ecologica; prevede di disegnare un nuovo piano provinciale dei rifiuti che incentivi la riduzione di materia e la raccolta differenziata e che favorisca lo sviluppo di tutta l’economia del riuso e del riciclaggio. E poi accordi con la Grande Distribuzione, con eventuali forme incentivanti, finalizzati all’aumento delle vendite di prodotti sfusi o alla spina e per anticipare il passaggio all’utilizzo di shopper biodegradabili, rispetto alla scadenza del 2010 prevista dalla normativa. Ancora, perseverare con la politica innovativa per il passaggio del sistema di Raccolta Differenziata da stradale a quello “porta a porta.
 

7 commenti:

Anonimo ha detto...

SCUSATE MA QUEL FAMOSO COMIZIO DEL SINDACO NOCERA, CHE ERA STATO ANNUNCIATO PER IL 19/04 SPERO 2009, CHE FINE HA FATTO? ALTRO CHE "SENZA PUDORE", QUESTI SI VERGOGNANO ANCHE DI PARLARE... AH!! DIMENTICAVO INIZIA IL PERIODO DELLE INAUGURAZIONI IN VISTA DELLA CANDIDATURA ALLE PROVINCIALI DEL SINDACO NOCERA. SI PARTE IL 26 APRILE 2009 PRESSO IL PARCO DEGLI ULIVI, CON LA TARGA D'INTITOLAZIONE A DON TONINO BELLO.
CON TUTTO RISPETTO PER DON TONINO....QUESTA GENTE SPECULA SU TUTTO PUR DI FARSI PROPAGANDA POLITICA. (intanto il centrodestra a Sannicola litica per questo o quello schieramento politico)

Anonimo ha detto...

Il comizio del Sindaco è per domani (domenica) sera alle 19.30 in piazza della Repubblica.

Anonimo ha detto...

Il Sindaco, prove e carte alla mano, smentirà chi usa falsià, per fare opposizione in quel modo meschino, sicuramente per farsi pubblicità e basta. E ti credo che il centrodestra si è diviso... Con quel personaggio cosa vuolete unire?
E quando il Sindaco ancora una volta farà vedere ai cittadini tutto il lavoro fatto quest'anno, rimarrete smentiti ancora una volta.

Anonimo ha detto...

GRAZIE SINDACO PER LA RISPOSTA

Anonimo ha detto...

"...tanto casino per una terza scelta!!!"
Questi i frutti di un'opposizione strumentale e incompetente, la peggiore della storia di Sannicola.
Centro-destra RIALZATI!
Questo personaggio sta screditando una storia, tanti sacrifici, tanti sogni. Si corre il rischio, ancora una volta, di vedere compromessa la possinilità da parte del centro-destra di amministrare Sannicola.

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe sapere chi andava a fare la fila a casa del sindaco per farsi togliere le denunce.
E questi vogliono fare opposizione! Sono solo ridicoli! Sannicola, 31 "libera" tutti.

Anonimo ha detto...

La "terza scelta" pare diventi seconda. La gran cassa tuona ininterrottamente, fino a rompere i timpani anche dei vicini di casa, che, a quanto pare, iniziano anche loro ad averne abbastanza. Questa, molto probabilmente sarà l'ultima bizzarria concessagli, prima di cercare rappresentanti più autorevoli, di altro profilo. Dopodicchè, una volta riscosso il pacchetto per la bottega di giugno 2010, verrà scaricato, per sempre. Almeno, questo dicono...
Ma non preoccupatevi, ci sarà sempre rifugio, nel nome del rinnovamento, in qualche altra forza nuova, dove gli verrà concesso libero sfogo, dove, il grande moralizzatore, potrà lanciare non solo sedie, come strali, agli "oligarchi" di paese.